La pietra |
mar 04/05/10
LA PIETRA OLLARE QUESTA SCONOSCIUTA
Questa è la mia pietra ollare funzionante dal 1998Intanto vorrei dare qualche indicazione sul suo utilizzo soprattutto se avete una piastra di pietra ollare nuova, inoltre vorrei suggerire che quelle migliori hanno uno spessore di almeno 2 cm, hanno un colore verdastro e devono avere poche venature, nel tempo si possono comunque incrinare lungo le venature naturali della pietra ma ciò non ne compromette l'utilizzo ma è necessario che abbiano una intelaiatura metallica che ne mantenga la posizione e dei manici per poterla muovere. ungerla tutta di grasso animale (es lardo):
scaldate una fetta di lardo in una padella fino a produrre del grasso liquido che versate sulla tutta la superficie della pietra (sopra e sotto
scaldare la prima volta in maniera molto tranquilla su una fonte di calore a vostro piacimento (se usate i fornelli a gas usate uno spargifiamma) lasciate raffreddare la piastra e non gettate mai acqua fredda sulla piastra altrimenti è matematico che si spacca il suo campo d'utilizzo è vasto sia carne che pesce nonchè verdure. La trovo particolarmente comoda su tranci di pesce spada, salmone, cernia, grosse seppie e calamari.
anche le verdure cotte sulla pietra sono buone (le fette di melanzane sono fenomenali le condisco poi in una coppa con olio ex.ver. d'oliva aceto balsamico e aglio e menta fresca). Finito di utilizzare la pietra quando è ancora caldina (quindi si è un po' raffreddata a fine pasto) di solito procedo in questo modo: se ho molti residui di carne, prima li elimino con una spatola, successivamente, verso dell'aceto e la pulisco strofinandola con della carta da cucina (scottex).
se non ci sono residui di carne procedo direttamente con l'aceto e la carta da cucina.
N.B. ogni foto puoi cliccarla e ingrandirla Marco |
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